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Mattia Cigalini, Source: Roberto Cifarelli

Mattia Cigalini: Oggi, più che mai, la vicinanza intesa come spirito solidale ed unitario, è importante per le nostre comunità locali

Mattia Cigalini: Oggi, più che mai, la vicinanza intesa come spirito solidale ed unitario, è importante per le nostre comunità locali

Intervista con il Sindaco di Agazzano e uno dei sassofonisti italiani di maggior successo

Mattia Cigalini è nato il 9 giugno 1989 ad Agazzano. Laureato in sassofono classico al Conservatorio di musica "Giuseppe Nicolini" di Piacenza, inizia ad esibirsi a soli 12 anni. Nel 2008 ottiene i suoi primi premi (incluso il Premio Nazionale Luciano Zorzella per il "Migliore nuovo talento").

Cigalini è uno dei sassofonisti italiani di maggior successo sulla scena jazz contemporanea. Dal 2013 è direttore artistico del "Val Luretta Jazz Festival", che si svolge ad Agazzano.

Nel 2016 è stato eletto sindaco di Agazzano. Nel 2017, Cigalini ha fondato la società Cigalini Music. Dal 2019 è docente presso il Conservatorio "Giuseppe Nicolini" di Piacenza.

Agazzano si trova in provincia di Piacenza nella regione Emilia-Romagna. Foto: Comune di Agazzano

Sindaco Cigalini, Lei ha girato il mondo con la musica, ma nel 2016 ha deciso di diventare sindaco del paese in cui è nato. Perche ha preso questa decisione?

Si è trattato di una circostanza inaspettata. Amo profondamente il mio territorio, nel quale la mia famiglia risiede da generazioni; più i miei viaggi di lavoro mi portavano lontano, più sentivo di appartenere a questo luogo, contraddistinto da genuina semplicità.

All’età di 25 anni sono diventato padre della mia prima figlia, ed in quel momento ho maturato la decisione di consentirle di crescere in un ambiente che, come la Val Luretta, potesse offrirle i medesimi preziosi valori degni di apprezzamento: resto sempre più convinto che questi luoghi, che invito tutti caldamente a visitare, siano la cornice ideale per una famiglia come la nostra.

In vista delle imminenti elezioni del 2016, un gruppo di persone che stimo molto, con esperienze di lunghissimo corso nell’amministrazione del nostro ente comunale, mi ha contattato chiedendomi se fossi disponibile a candidarmi: rimasi oggettivamente piuttosto spiazzato.

Non provenivo infatti da alcuna esperienza politica, e non avevo legami con alcun partito (condizione rimasta tutt’ora invariata); tuttavia, nel mio piccolo, mi sentii in qualche modo debitore rispetto ad un territorio che a suo modo ebbe tanto da offrirmi: dalle bellezze citate pocanzi, all’amore per la musica (incontrata grazie alla tradizionale banda paesana).

Senza dubbio, Lei è un esempio eccellente per i giovani. Come vuole cambiare la vita dei suoi concittadini? Cosa pensa che manchi al comune?

Ringrazio per l’affermazione, che non sento tuttavia di meritare. Fin da subito intravidi, all’interno dell’esperienza amministrativa, la possibilità di concretizzare una serie di iniziative culturali, che potessero potenziare il nostro brand territoriale e consentire al territorio di affermarsi secondo la propria naturale vocazione.

La nostra valle non ospita infatti insediamenti industriali di particolare importanza, ma rivela una potenzialità enorme dal punto di vista turistico, naturalistico e paesaggistico; tali aspetti assumono ulteriore rilevanza se valutati sotto l’aspetto logistico, considerata la strategica vicinanza con Milano e altri importanti centri urbani lombardi, oltre alla caratteristica di affacciarsi contestualmente ai confini di Emilia, Lombaria, Piemonte e Liguria.

Sogno Agazzano come una sorta di piccolo “campus del benessere” culturale e paesaggistico, all’interno del quale poter disporre di un’offerta turistica completa ma al contempo discreta e non-inflazionata; certamente ritengo che allinearsi all’asse “filo-lombardo” sino alla Milano visionaria, piuttosto che inseguire ostinatamente la connessione emiliana (Piacenza-Parma-Reggio Emilia) gioverebbe enormemente a questa progettualità nel medio-lungo termine, in ambito di politiche territoriali.

Numerose iniziative territoriali concretizzate durante il nostro mandato ambiscono proprio a progredire in tale direzione, a cominciare dal recupero dell’Ex-polveriera di Cantone, acquisito gratuitamente e protagonista di un bando già agiudicato dalla nostra amministrazione, che diventerà un grande parco faunistico-naturalistico. Purtroppo, inutile nasconderlo, le enormi restrizioni imposte dallo status economico del nostro Ente, impongono la massima sintesi privilegiando erogazioni a fondo perduto.

L'anno scorso Agazzano ha ricevuto un contributo da poco meno di un milione di euro per la sistemazione del palazzo comunale, circa 200 mila per la scuola primaria (più 50 mila euro per nuovi serramenti), e oltre 80 mila per il recupero dell’ex-polveriera. I progetti sono già stati completati?

Sfortunatamente, vari sviluppi importanti dal punto di vista delle tempistiche burocratiche erano attesi proprio per l’attuale periodo di emergenza. Il bando riferibile al palazzo comunale è certamente il più complesso poichè, trattandosi di un edificio vincolato dalla Soprintendenza, prevede che ogni dettaglio tecnico ed operativo venga condiviso sia con la Regione (Ente erogante) che con la Soprintendenza, relegando spesso il ruolo dei numerosi tecnici impegnati nella progettazione ad una estenuante mediazione fra le parti, con conseguente dilatazione dei tempi; il progetto è infatti stato correttamente depositato nei tempi, e siamo in attesa (ad emergenza ultimata) di recepire eventuali osservazioni tecniche prima di procedere con la gara d’appalto.

Per quanto riguarda invece i bandi per la scuola primaria (entrambi a fondo perduto), sono stati realizzati per intero gli interventi di consolidamento antisismico, mentre i serramenti saranno sostituiti nelle prossime settimane.

Infine per il recupero dell’ex-polveriera, alla luce dell’emergenza Covid19 la Regione ha prorogato i tempi di presentazione del progetto definitivo (già finanziato) di 6 mesi (fine anno). Funge da consolazione un positivo epilogo legale, fortemente atteso, che comporterà l’accreditamento di 80 mila euro, che saranno prontamente investiti in opere di asfaltatura permanente.

Come il comune finanzia i suoi progetti?

Siamo un’amministrazione estremamente attenta alla spesa pubblica corrente. A questo riguardo, fin da subito abbiamo riconsiderato tutte le partecipazioni dell’ente presso consorzi e realtà che non producevano più benefci tangibili proporzionati all’impegno economico mantenuto storicamente negli anni, liberando così alcune risorse utili a mantenere un adeguato ed efficiente profilo dei servizi.

Per quanto concerne le nuove opere pubbliche più importanti, esse sono da considerarsi realizzabili esclusivamente mediante bandi e finanziamenti interamente a fondo perduto (sempre più rari).

In alternativa, esattamente come accaduto in relazione all’intervento di asfaltatura citato qui sopra, alcune opportunità di investimento possono annidarsi nelle possibilità di raggiungere accordi pubblico-privato o altre forme di accordi migliorativi, anche nell’ambito di gare d’appalto ed affidamenti di varia natura.

In che modo il Comune di Agazzano sta affrontando l’attuale emergenza Covid-19?

La nostra provincia è stata colpita pesantemente dalla pandemia mondiale; fin da subito io e gli altri sindaci piacentini ci siamo ritrovati a dover assumere importanti decisioni in tempi brevi. I primi interventi urgenti, oltre agli adempimenti burocratici riferibili alle ordinanze (da emanare, ma contestualmente recepire ed eventualmente adattare al nostro territorio), sono stati rivolti  all’approvvigionamento di mascherine protettive, che fin da subito ho pensato di donare alla popolazione.

Nelle prime fasi dell’emergenza era davvero impegnativo mobilitarsi per l’acquisto, e per questo tentai tutte le fonti possibili (sia italiane che estere) raggiungendo fortunatamente l’obiettivo piuttosto in fretta. Ho consegnato i primissimi esemplari di mascherine personalmente, avvalendomi poi del preziosissimo aiuto di una squadra di encomiabili cittadini volontari.

Nel frattempo ho voluto riservare la massima attenzione alla comunicazione, rendendo disponibile il mio cellulare personale 24h per qualsiasi esigenza, comunicando ogni sviluppo rilevante quotidianamente attraverso Facebook e WhatsApp. In questa fase ci stiamo occupando di raccogliere le idee per quanto riguarda la ripartenza, con particolare riferimento all’aspetto economico; abbiamo già sospeso i pagamenti di tutti i servizi, sostenendo inoltre investimenti per nuovi servizi sostitutivi in ambito scolastico e sociale, e prevediamo di erogare aiuti economici ad imprenditori e cittadini che hanno risentito economicamente di uno scenario tutt’ora complicato e delicato.

Voglio ringraziare tutti i miei collaboratori, e la “famiglia” composta dai miei colleghi consiglieri, perché stanno condividendo con me la gestione di un’emergenza mondiale inedita, che nessuno di noi avrebbe pensato di fronteggiare in questo ruolo, con enorme senso di responsabilità e dovere.

Negli ultimi anni, la città è cambiata moltissimo anche a livello culturale. Quale è la sua valutazione?

Nell’ottica di ispirarci agli obiettivi sopracitati, abbiamo cercato di esprimere il potenziale territoriale in tutte le direzioni possibili. Agazzano ha alle spalle un importante passato dal punto di vista delle manifestazioni, che hanno portato la sua notorietà ben oltre i confini provinciali.

Oltretutto, la nostra storia ha visto un susseguirsi di iniziative musicali esemplare: dall’Orchestra a Plettro “L.Cremona”, alla Schola Cantorum “Prof. Guglielmetti”, fino al Corpo Bandistico “C. Vignola” (attraverso il quale io stesso sono diventato musicista); tutte queste associazioni sono oggi attive conferendo puntualmente grande orgoglio alla nostra comunità.

Castello di Agazzano. Foto: Comune di Agazzano

Oggi, pur affacciandoci a scenari organizzativi diversi (scarsità economica e complicazioni burocratiche), riteniamo fondamentale porre obiettivi ambiziosi in ambito di cultura e spettacoli. Da questo punto di vista, abbiamo organizzato concerti che per una piccola comunità di 2.000 abitanti risultano importanti, come quelli di Fausto Leali o ancora DJ Giorgio Prezioso, unitamente a collaborazioni di altissimo profilo musicale ed artistico come la rassegna organizzata attraverso il Conservatorio “G.Nicolini” di Piacenza.

Tutto questo non sarebbe possibile senza l’apporto di entità virtuose in termini di sensibilità verso il proprio territorio, che ogni anno sostengono apertamente Agazzano e le sue iniziative: da questo punto di vista desidero menzionare (su tutti) e ringraziare Banca di Piacenza - nella persona del Presidente Avv.Corrado Sforza Fogliani - per il continuo supporto.

Impossibile prevedere quanto profondamente il destino delle iniziative culturali sarà segnato nel prossimo futuro, alla luce dell’emergenza Covid-19.

Cosa ne pensa di una piattaforma unificata per i comuni europei e il suo principale obiettivo di rendere e mantenere i cittadini europei meglio informati su ciò che sta accadendo nell'Unione europea? Come potremmo essere utili a Lei e a i citadini di Agazzano?

Personalmente ritengo che sarebbe un eccellente iniziativa, che sarei felice di adottare per il Comune di Agazzano. Un’informazione concepita e condivisa attraverso un’ottica unitaria sarebbe il substrato ideale per la costruizione di nuove forme di collaborazione fra i territori.

Apprendere come territori simili nell’ambito comunitario abbiano fronteggiato determinate problematiche comuni sarebbe importante per noi amministratori, al fine di poter mettere in atto strategie e sinergie nuove, talvolta difficili da immaginare limitandosi ai propri parametri nazionali.

Un’unica piattaforma comunitaria potrebbe davvero renderci più europei, più vicini; in queste settimane più che mai abbiamo potuto tutti riflettere, nei nostri rispettivi ruoli, su quanto la vicinanza intesa come spirito solidale ed unitario, sia importante per le nostre comunità locali.

Scopri di più su Agazzano qui.

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